lunedì 16 novembre 2015

" LA VERITA' VIVE"... Da Rita Atria a Roma, in viale Amelia n. 23 - 14 novembre 2015



"LA VERITA' VIVE..."


"Forse un mondo onesto non esisterà mai 
ma chi ci impedisce di sognare? 
Forse se ognuno di noi proverà a cambiare, forse ce la faremo
Rita Atria








14 novembre 2015
L'occasione della manifestazione tenutasi a Roma per il pm Nino Di Matteo, ha permesso a tanti amici, provenienti da diverse parti d'Italia, di incontrarsi e di condividere dei momenti di solidarietà e di amicizia sincera....

La nostra Associazione Culturale immaginARTE si è ritrovata con gli amici dell'Associazione Antimafie Rita Atria di più presidi, oltre il nazionale, come quello di Roma e di Bari.
Proprio in loro compagnia, ci siamo recati a fine giornata, in viale Amelia n. 23: l'ultimo appartamento nel quale ha abitato Rita e che ha visto la sua vita spezzarsi .....
Un'aiuola con una targa a lei dedicata ci ha fatto viaggiare tra un tumulto di sensazioni.... 
Con le mani tra la terra per sistemare con mezzi di fortuna una pianta di begonie rosse ....e soprattutto rose rosse che, per vari motivi, rappresentano Rita Atria....e motivo per il quale, durante lo spettacolo a lei dedicato in occasione della sua commemorazione, ho accostato anche Stefania Noce con le sue poesie dove la rosa rossa assume connotazioni importanti.....
...Una rosa rossa che, improvvisamente, è stata utilizzata nelle modalità più atroci,  tradendo tutti i suoi significati...
In tanti ci hanno chiesto come mai fossero sparite tutte le informazioni ed il materiale video e fotografico che qui, sul blog, testimoniavano lo spettacolo del 25 luglio tenutosi a Palermo presso il Giardino dei Giusti. .... Purtroppo un volontario della nostra associazione, una volta chiusi i rapporti con la stessa, ha pensato di sabotare il blog, non solo entrando senza alcuna autorizzazione, approfittando di avere tutti i dati per accedervi, ma oltre a togliere una serie di fotografie che lo ritraevano, ha pensato bene di farci lo "sgarbo" di cancellare tutto ciò che riguardava Rita Atria e anche Stefania Noce...senza fermarsi di fronte alle immagini che ritraevano i loro volti...i loro occhi...senza fermarsi rispetto alle loro drammatiche storie ...alle loro lotte per tutti noi.... non si è fermato neanche dinanzi al pensiero che era presente la mamma di Stefania Noce nonché tutti quei testimoni che con tante difficoltà hanno partecipato allo spettacolo, come il magistrato Franca Imbergamo ...E nemmeno la conoscenza di vecchia data tra di noi o un minimo di rispetto dei rapporti intercorsi lo hanno fermato...o l'amicizia con mia sorella che era tra le persone in scena .....Nulla ha fermato quel gesto nefasto e vergognoso.... 



Ecco perché non avete più trovato quel materiale che testimoniava, esattamente come per il 14 novembre a Roma, lì in via Amelia, 
una Rosa Rossa....
Nessuno dovrebbe approfittarsi di una rosa pensando di usare le sue spine contro una persona con la quale ha condiviso tantissimo e tradire e mortificare anni di conoscenza pensando di arrecare lacerazioni con quelle stesse spine ....dolore...sangue.... 
No. Non è giusto.
Le spine di una rosa servono solo a tutelarne i delicati petali....
i petali di una rosa hanno consistenza morbida, vellutata....
i petali di una rosa rappresentano la bellezza dell'anima ....
i petali di una rosa, se li sfiori, sono gentili come una dolce carezza sul viso......



Una rosa non è altro che una delle rappresentazioni più poetiche della Natura....e chiunque sia in grado di pensare ad una rosa come pretesto per mere invenzioni e per un uso violento ed aggressivo, dimostra la propria malvagità e pochezza d'animo....
Chiunque sia capace di accostare una rosa al sangue...dimostra tutta la sua vigliaccheria ....
Chiunque sia capace di sabotare un blog minacciando di chiuderlo e di eliminarne tutto il materiale contenuto, dimostra di Rinnegare anche l'attività di volontariato prestata....
Chiunque sia in grado di sabotare un blog e poi negarlo e negare di avere eliminato le proprie foto e quelle altrui, negare di avere anche, successivamente, richiesto di sparire da quel blog e poi negarlo senza mai vergognarsi delle proprie azioni, senza mai un pentimento nemmeno di fronte alle ammissioni di colpa scritte nei dialoghi intercorsi... né riconoscenza rispetto a provvedimenti evitati nel nome, comunque, di una conoscenza e di storie condivise ....dimostra tutta la propria scorrettezza e viltà rispetto alle azioni compiute....

...Rita... quella Rosa è e sarà Sempre simbolo di sola Bellezza e Delicatezza...

Si, è vero, resta l'amarezza di cotanta viltà e violenza, la costernazione rispetto a tutte le brutali azioni e diffamazioni compiute, ma rimane anche quel Bene Prezioso trovato lungo un cammino che mi ha avvicinata a te, dolce Rita e a quelle splendide persone con le quali ho condiviso la Poesia di un gesto, il respiro profondo guardando su, verso la tua finestra..., una stretta di mano, la solitudine espressa dagli occhi di quanti hanno vissuto la vita tra atroci esperienze e voglia di ricominciare per ridare vita a quegli stessi occhi, il cui dolore ha trovato un attimo infinito di calore da quei sorrisi e da quegli abbracci che racchiudono in se la purezza della sincerità del Sentire ...da una risata e da spazi di silenzi densi di infinite sfumature e infinite storie...le storie di ognuno di noi... a sigillare quell'affetto e quella vicinanza umana incondizionata che va oltre ...che non conosce né ossessioni né possesso ma solo la libertà di volare....


E abbiamo volato dinanzi a quell'aiuola ....le mani sulla terra...un brindisi nella semplicità della fiamma di una candela: una stella  come testimone di Verità, di Calore, di Commozione, di Fratellanza,....di Essenza.... mentre, il sapore di quella birra, che diveniva la più buona che il palato avesse mai assaporato...si confondeva con quella città, Roma, che tra le tante nefandezze subite e che ha visto, assumeva una luce diversa:.... 
mentre un umile pittore, ricco solo della sua Arte, mi sussurrava i suoi pensieri.... dipingeva quei musei all'aperto, la cui storia antica è un dono per tutti...un dono che respira lo stesso cielo, si bea del suo azzurro intenso, un dono destinato a tutti senza alcuna distinzione sociale né di razza né di genere ....Nessuna distinzione per i passanti che sorridono non del tutto consci di quel dono artistico vecchio di tanti secoli e più saggio e generoso di quei musei che racchiudono le opere degli artisti che non sono più... proprio come fossero cimiteri a pagamento....
Ma rimangono gli occhi di quel pittore che si perdono tra i resti di Roma...e quel cielo azzurro ... che si incontrano con altri occhi che rimangono a fissare la targa su quell'aiuola di viale Amelia...

Ecco cosa una Rosa Rossa può donare:...
gli occhi di Rita che raccontano il Desiderio di Vita ... 
la Solidarietà....
il Rispetto...
la Delicata anima di chi si prende per mano ....
un Viaggio destinato a continuare.....

Stefania Mulè



"LA VERITA' VIVE..."


"Forse un mondo onesto non esisterà mai ma chi ci impedisce di sognare? 
Forse se ognuno di noi proverà a cambiare, forse ce la faremo
Rita Atria









CARTA DEI DIRITTI - EXPO 2015 - IL SANGUE LIMPIDO DEL MARE




La prima nazionale de IL SANGUE LIMPIDO DEL MARE  è avvenuta a Milano all'interno del Programma EXPO Milano 2015 presso la Cascina Triulza di Agedo Nazionale (ASSOCIAZIONE GENITORI PARENTI E AMICI OMOSESSUALI) dall’ 11 al 17 maggio, settimana mondiale contro l’omofobia per il progetto “Parole Prigioniere”, in favore dei diritti delle persone LGBT e contro tutte le discriminazioni e gli stereotipi di genere, patrocinando lo stesso progetto di AGEDO  (http://www.lgbtqexpo.it/415296069)
e dando un contributo per la Carta dei Diritti che  vuole promuovere la lotta contro ogni genere di discriminazioni (genere, età, disabilità, origine etnica, fede religiosa, orientamento sessuale) nelle future Esposizioni Universali (Dubai 2020) ed Internazionali (Antalya 2016; Astana 2017).







LINK:
http://www.lgbtqexpo.it/415296069


giovedì 12 novembre 2015

COMUNICATO STAMPA IL SANGUE LIMPIDO DEL MARE



2 DICEMBRE 2015 - ORE 21,00 - 
PALERMO - 
TEATRO FINOCCHIARO
INGRESSO LIBERO



SPETTACOLO PATROCINATO DAL COMUNE DI PALERMO



Stefania Mulè e la sua immaginARTE Contro i diritti violati...





IL SANGUE LIMPIDO DEL MARE,

dopo la sua prima nazionale avvenuta a Milano all'interno del  Programma EXPO Milano 2015, presso la Cascina Triulza di Agedo Nazionale (ASSOCIAZIONE GENITORI PARENTI E AMICI OMOSESSUALI) dall’ 11 al 17 maggio, settimana mondiale contro l’omofobia per il progetto “Parole Prigioniere”, in favore dei diritti delle persone LGBT e contro tutte le discriminazioni e gli stereotipi di genere, patrocinando lo stesso progetto di AGEDO  (http://www.lgbtqexpo.it/415296069) e dando un contributo per la Carta dei Diritti che  vuole promuovere la lotta contro ogni genere di discriminazioni (genere, età, disabilità, origine etnica, fede religiosa, orientamento sessuale) nelle future Esposizioni Universali (Dubai 2020) ed Internazionali (Antalya 2016; Astana 2017),  debutta il 2 dicembre a Palermo al Teatro Finocchiaro.

Il format di questa delicata performance è firmato dall’Associazione Culturale immaginARTE, con la regia della poliedrica artista Stefania Mulè che unisce più linguaggi artistici in un unico respiro: letterario, cinematografico, teatrale, musicale nonché quello delle animazioni e degli effetti speciali curati invece dalla società cooperativa ELASTRO di Palermo. 


























copertina del libro
Lo spettacolo affronta l’attuale tema dell’immigrazione ma anche delle discriminazioni e degli stereotipi di genere attraverso il racconto di una giovane donna che parte dall’Africa scappando dalla guerra in un barcone della disperazione e, una volta giunta, finisce stuprata e costretta alla prostituzione. 
In questo abisso nasce un amore con una “compagna di sventura” la quale, una notte, favorisce la sua fuga lasciandola andare verso il sognato viaggio di ritorno nella sua Africa. Ma lei, una volta ritornata, decide di lottare, oltre che per la sua terra, pure per la sua dignità e la sua vera essenza di donna nel corpo e nello spirito. 
La sua migrazione diviene il simbolo di un nuovo viaggio verso la sua vera anima conquistata al durissimo prezzo della triplice discriminazione come profuga, come omosessuale e come prostituta, giurando a se stessa di non permettere mai più che intrusi violino la sua vita. 
Un viaggio che, adesso, proseguirà per sempre...

Una scena dal cortometraggio





















Il Sangue Limpido del Mare” è il simbolo centrale di questa storia: è quello che, spesso, divide il “lontano” delle terre sognate e degli affetti più cari, ma al contempo unisce gli uomini in un’unica essenza; ad esempio, nel sangue dei profughi, nelle lacrime, nella paura dell’ignoto, ma pure nel sole, nell’alba che sempre si rinnova, nelle tempeste e le quieti che accompagnano la vita.
Locandina cortometraggio
            E’ l’anima del mondo che ci lega al di là delle diversità di ogni tipo, oltre l’abisso della discriminazione, del pregiudizio, dello sfruttamento, della violenza. E’ un grido di denuncia, di disperazione e di tormento, ma è anche soprattutto un grido d’amore, di dignità, di libertà.
-Scrivendo questa “avventura”- dichiara l'autore aretino Paolo Scatragli -ho cercato di togliere ogni “abbellimento” ed ogni forma letterale descrittiva, per ridurre tutto a delle “foto” essenziali, di proposito, perché ciascuno fosse libero di costruirci il proprio film, la propria storia. 
Per questo motivo ho scelto la formula della “poesia”. Da questo embrione iniziale è nato subito il “sentire” personale di Stefania Mulè, per cui il tutto è uscito dalla gabbia della sola opera letteraria per svilupparsi in un “cantiere” in cui libro, spettacolo teatrale e film breve sono divenute membra di un unico corpo, tre progetti che si completano a vicenda. 
Spero che questo “cantiere” susciti a ciascuno, attraverso le opere in cui è articolato, (libro, film breve, pièce teatrale) lo stesso amore che ho sentito - che abbiamo sentito - nella costruzione di quest’opera, dalla prima parola scritta a tarda notte in uno studio intriso di fumo e di sogni, fino alle luci del palcoscenico di Stefania che hanno dato, a quelle parole ed a quei sogni, un viso ed un’anima nuova.-



IL SANGUE LIMPIDO DEL MARE
- EDIZIONI LE CHIOCCIOLE - 

CAST ARTISTICO

Diretto e interpretato da
Stefania Mulè

Compagni di viaggio alle chitarre
Ninni Arcuri e Paolo Scatragli

al piano
Francesco Muratore 

Adattamento testi
Stefania Mulè e Paolo Scatragli 

Costumi
Salvina Cordaro

Animazioni ed Effetti Speciali
ELASTRO Società Cooperativa

Supporto tecnico
Emanuele Noto

Regia e adattamento
Stefania Mulè

Presenta la serata 
Alessandra Mulè


TEATRO FINOCCHIARO
Via Roma, 184 - Palermo

https://www.facebook.com/events/912036918877250/

Animazioni ed Effetti Speciali della performance teatrale IL SANGUE LIMPIDO DEL MARE
http://www.elastro.it/

La ESSETISEDIE ha collaborato nella produzione del cortometraggio
http://www.essetisedie.com/




martedì 3 novembre 2015

“In Viaggio... con RITA ATRIA e STEFANIA NOCE" - Palermo 25 LUGLIO 2015 ore 20,30




L'Associazione Culturale immaginARTE

in collaborazione con
L'Associazione Antimafie Rita Atria

presenta

"In Viaggio con Rita Atria e Stefania Noce

Palermo, 25 luglio 2015 ore 20,30 - Giardino dei Giusti
Palermo


Palermo: 25 luglio 2015, in Viaggio con Rita Atria

LUG10
Scritto da: 
10/07/2015 16:33  RSS
26 luglio 1992 –26 luglio 2015. Ventitre anni da quel Volo. Ventitre anni in cui la Memoria di Rita Atria ha resistito all’oblio, alla retorica, al ricordo che non fa Memoria ma che annulla le Idee spesso trasformandole in candele artificiali che si spengono e si accendono in cerimoniali stanchi. Idee filtrate in base alle circostanze.


Per noi Memoria Attiva significa innanzitutto parlare della Vita, delle Idee, delle paure di un Viaggio seppur breve su questa Terra ma infinito nell’Universo “altro”. E in questo Universo “altro” si incontrano realtà che senza Rita, Stefania, Paolo, Giovanni, Adolfo, Pippo, Graziella, Sandro… non si sarebbero mai incontrate. Così abbiamo pensato ad un dialogo ideale tra Rita Atria e Stefania Noce attraverso un Viaggio di Idee, Sogni e Speranze che raccontano innanzitutto le loro Vite. In questo modo ricordare la loro “partenza” diviene pietra miliare che segna Impegno; specchio della propria coerenza.

Il 25 luglio alle 20.30 al Giardino dei Giusti di Palermo, non ricorderemo Rita Atria ma faremo Memoria Attiva delle sue Idee facendoci aiutare da Stefania Noce… anche lei Volata per mano assassina su una Stella… un dialogo in cui altri protagonisti di quel 92 racconteranno il loro Viaggio… un Viaggio in cui chi era nato da poco ci racconterà cosa significano quei Nomi, quelle Idee… un Viaggio in cui chi non era ancora nato ci racconterà il senso di salire su un treno in corsa con fermate spesso dimenticate.


E come tutti i Viaggi occorre chi guida il treno ideale e quest’anno abbiamo deciso di affidare l’arduo compito a Stefania Mulè dell’Associazione immaginARTE… per aiutarci a fare Memoria senza dimenticare il riferimento alle emozioni. Emozioni e non commozione. Emozioni affinché "Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che saranno ridere! […]

E rise ancora. E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per piacere... e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai ‘Sì, le stelle mi fanno ridere! ‘E ti crederanno pazzo. T'avrò fatto un brutto scherzo...’ e rise ancora.

Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..."

… Emozioni per svegliare la coscienza di chi in questi ventitre anni si è arreso, di chi non conosce quello che Paolo Borsellino chiamava il “fresco profumo di Libertà”, di chi oggi attribuisce a quei nomi solo targhe su scuole, piazze o vie… di chi pensa che le frasi del Piccolo Principe siano solo per i bambini… attribuendo alla crescita sguardi che non sanno più guardare gli orizzonti. E noi crediamo fortemente che se si tornasse ad occupare le piazze come i ragazzi del 92 a Palermo, come le donne del digiuno… se si tornasse ad appendere lenzuola bianche per decidere da che parte stare… se si tronasse a creare catene umane che per anni sono state cordone ombelicale a Palermo… se si tornasse a scalare le facciate delle Istituzioni per raggiungere i balconi e occuparli… forse, come diceva Rita Atria, “ce la faremo”.
… ma le Emozioni si condividono e quindi abbiamo pensato di chiedere ad alcuni dei nostri compagni di viaggio siciliani di viaggiare insieme a noi…e così noi e lAssociazione SEN, l’ARCI PalermoCasablanca Le Siciliane e immaginARTE… vi aspettiamo… al “Giardino dei Giusti”.

Associazione Antimafie "Rita Atria"
(A Simona)
Contributi di: Francesco FrancavigliaFranca ImbergamoMaria ManiscalcoGraziella ProtoCettina Merlino ParmalianaMichela Buscemi...  e tant* altr* (elenco in via di definizione).
Sarà presente Rosetta Miano (mamma di Stefania Noce)
http://www.ritaatria.it/ArchivioNews/tabid/159/EntryId/839/Palermo-25-luglio-2015-in-Viaggio-con-Rita-Atria.aspx


TG TELEJATO


DIREZIONE ARTISTICA e REGIA
DI 
STEFANIA MULE
SINOSSI

In Viaggio con Rita Atria e Stefania Noce, il cui format è firmato dallAssociazione Culturale immaginARTE, è uno spettacolo che unisce più linguaggi artistici in un unico respiro con il quale si vogliono ricordare queste due giovani donne, facendo Memoria Attivadelle loro Idee e delle loro lotte, attraverso le poesie ed i pensieri di Stefania Noce, volata per mano assassina su una Stella, le vicissitudini di Rita Atria ed il significato simbolico delle loro rose rosse, la Musica che ascoltavano. In Viaggio con Rita Atria e Stefania Noce” è un dialogo ideale tra le due donne, attraverso un Viaggio tra le Idee, i Sogni, le Speranze, che raccontano, innanzitutto, le loro Vite.
In questo modo, ricordare la loro partenzadiviene pietra miliare che segna Impegno, specchio della propria coerenza.



Da una parte, la storia di Stefania Noce, una brillante ragazza di 24 anni, pervasa da grandi ideali, forza di volontà e da una grande passione per lo studio e la politica, uccisa brutalmente, assieme al nonno, nella sua casa di Licodia Eubea dal suo ex ragazzo, il 27 dicembre 2011.
Quella intrapresa da Stefania Noce è una strada di battaglie politiche, battaglie dedicate a tutte le donne morte in Italia e nel mondo, per mano di uomini violenti: un tragico ed inammissibile fenomeno su cui occorre intervenire drasticamente, dal punto di vista delleducazione affettiva, ma anche dal punto di vista normativo.
Dallaltro lato, la storia di Rita Atria, testimone di giustizia di 17 anni, suicidatasi il 26 luglio 1992, ad una settimana di distanza dalla strage di via DAmelio.  La ragazza di Partanna, dopo aver perso il padre e il fratello in una lotta tra clan mafiosi, decide di raccontare dei traffici della famiglia proprio al giudice Paolo Borsellino. In seguito alla sua tragica morte, Rita si suicidò.  La scomparsa del giudice Borsellino, lunico a chiamarla affettuosamente picciridda, aveva significato per Rita, lo sgretolamento di qualsiasi possibilità di continuare nel suo faticoso percorso di denuncia, di tradimentoverso quella gente di Partanna, che laveva definita prima pazzapoi infame-

Un viaggioche unisce più forme di linguaggio artistico, come di consuetudine nelle regie della Mulè, che attraverso le parole, la musica dal vivo, le immagini video, racconta i momenti più significativi, che hanno condotto le due giovani donne, Rita e Stefania ,  in un cammino verso la giustizia , quella giustizia troppo spesso, ancora oggi, mortificata e annullata da una società sempre più becera, che, forse, dovrebbe provare a fermarsi ad ascoltare, a pensare, a sognare, presa idealmente per mano dallamica più cara e più pura : lArte     
La regia dello spettacolo parte, dunque, dalle vicende di Rita Atria, che verranno esposte in fusione con le dirette parole di Stefania Noce, come un unico respiro, attraverso le sue bellissime poesie.
Foto di Grazia Bucca
Lo spettacolo mira alla valorizzazione del teatro sociale indirizzato anche alle scuole e, dunque, alla formazione culturale degli studenti, che, attraverso larte, avranno modo di ricordare, anzi, per utilizzare una frase precedentemente già enunciata, che è dellAssociazione Antimafie Rita Atria, con la quale ci ritroviamo in totale sintonia,  gli studenti avranno modo di fare  Memoria Attivae attraverso il mezzo artistico, vivere i pensieri delle protagoniste, le loro paure, le loro gioie, le loro poesie, la musica che amavano .

CAST ARTISTICO

Diretto e interpretato da
Stefania Mulè
(canto - armonica - chitarra - bongos)
compagni di viaggio
Alessandra Mulè (attrice) e Angelo Onorato (Piano)

… Il Viaggio continua… ma prima occorre dire Grazie...

LUG29
Scritto da: 
29/07/2015 11:48  RSS
Stefania Mulè
La tappa del viaggio con Rita Atria e Stefania Noce  volge al termine e occorre ripartire e rimettere lo zaino sulle spalle portando con sé il diario e le immagine di nuovi vissuti. E quando si riparte occorre salutare e ringraziare chi ha permesso che la sosta diventasse nuova ripartenza e non riposo senza Memoria.
Ma non sempre chi viaggia è un viaggiatore, è chi ti fa “volare” che trasmette le energie nuove permettendoti di ripartire e così non possiamo prescindere da alcuni ringraziamenti. 
Ringraziamo l’immaginARTE, l’ARCI Palermo, SEN e Casablanca per aver condiviso una esperienza meravigliosa… 
Ringraziamo in particolare Stefania Mulè perché senza la sua direzione artistica, la sua Anima, il suo Cuore e la sua Passione, come direbbe Franca Imbergamo, la magia del Viaggio sarebbe stata meno intensa. Il nostro Grazie a Stefania Mulè diviene doveroso soprattutto alla luce di una stampa poco attenta e spesso superficiale nel rispettare il lavoro di chi si spende senza pretendere in cambio nulla. Nessun compenso.


Quando abbiamo proposto la direzione artistica a Stefania Mulè non ha esitato ad accettare. Il viaggio con Rita Atria e Stefania Noce è stato preceduto da altri viaggi per capire, leggere e ascoltare... dunque non uno "spettacolo" come spesso si usa sintetizzare ma un vero e proprio "Respiro Artistico". E al Giardino dei Giusti... Stefania Mulè ci ha fatto respirare quello che Paolo Borsellino definirebbe il "Fresco Profumo di Libertà". Grazie Stefania MulèGRAZIE!
Così come sentiamo l’esigenza di ringraziare la seconda voce narrante Alessandra Mulè e il pianista Angelo Onorato per aver accettato di unirsi a noi donandosi gratuitamente.
Grazie alla sig.ra Donatella Petronio del B&B “Il Giardino dell’Alloro” che ha donato l’elettricità mandandoci anche un bel messaggio in cui ci diceva che “Solidarietà e soccorso dovrebbero essere sentimenti indispensabili del vivere moderno”. Una frase in piena sintonia con la serata.
Grazie alla Casa del Popolo per averci dato le sedie, a Stefania Mulè per alcuni strumenti di scena e ai circoli ARCI “Porco Rosso”, PYC e Malaussene per aver messo a disposizione l’amplificazione.
I ringraziamenti a volte possono apparire “stancanti” ma per noi sono titoli di coda indispensabili affinché si possa far capire fino in fondo cosa c’è nel backstage di un evento che per il pubblico dura solo poche ore.

Franca Imbergamo magistrato della DNA di Roma nel suo intervento conclusivo ha ribadito che per fare un evento simile non ci vuole solo bravura ma Anima, Cuore e Passione. E il viaggio riparte proprio da questi tre “ingredienti”.

Associazione Antimafie "Rita Atria"
Copyright ©2015 - Associazione Antimafie Rita Atria

Re: … Il Viaggio continua… ma prima occorre dire Grazie...
Infatti condivido, se non c'è passione non emergono i sentimenti, ed i sentimenti sono sempre lo specchio della propria personalità. Infatti in questo viaggio Stefania Mulè, oltre alla Sua professionale Bravura, ha saputo con la sua sensibilità, rappresentare la memoria di tragici eventi, di forti emozioni, immortalando l'Amore del Giudice Borsellino per la sua picciridda e la Tenacia e la determinazione di una picciridda, per l'obbiettivo più nobile dell'uomo: "La dignità, la legalità e la Giustizia". Grazie Stefania Mulè. Adele Chiello Tusa 
Da Adele Chiello Tusa il   29/07/2015 14:33

Re: … Il Viaggio continua… ma prima occorre dire Grazie...
immortalando l'Amore del Giudice Borsellino per la sua picciridda e la Tenacia e la determinazione di una picciridda, per l'obbiettivo più nobile dell'uomo: "La dignità, la legalità e la Giustizia". Grazie Stefania Mulè. Adele Chiello Tusa
Da Ve may bay tet 2016 il   25/09/2015 03:27


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MAFIE NEWS 

Rita Atria e Stefania Noce: un lungo viaggio per la giustizia e per la verità


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Nel giorno del 23° anniversario la denuncia di Franca Imbergamo: “uno Stato pavido e una Procura nazionale antimafia non ancora all’altezza di Falcone”

di Lorenzo Baldo - 26 luglio 2015

Palermo. “L'unica speranza è non arrendersi mai. Finché giudici come Falcone, Paolo Borsellino e tanti come loro vivranno, non bisogna arrendersi mai, e la giustizia e la verità vivrà contro tutto e tutti. L'unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c'è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato un pizzo per farti fare quel favore. Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”. E’ Nadia Furnari, del direttivo dell’associazione antimafia Rita Atria, a leggere uno stralcio del tema di maturità della giovane testimone di giustizia Rita Atria dopo l’introduzione della Presidente dell’associazione Santina Latella. Il tema di Rita è datato 5 giugno 1992, pochi giorni erano trascorsi dalla strage di Capaci e da lì a poco un altro boato avrebbe scosso via D’Amelio, la città di Palermo e l’Italia intera. Luci soffuse illuminano il “Giardino dei Giusti” di via Alloro, inizia così un lungo viaggio dentro la memoria ferita di una terra per certi versi irredimibile. E sono sempre le parole della “picciridda” di Partanna a segnare la via.

“Ora che è morto Borsellino, nessuno può capire che vuoto ha lasciato nella mia vita. Tutti hanno paura ma io l'unica cosa di cui ho paura è che lo Stato mafioso vincerà 
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e quei poveri scemi che combattono contro i mulini a vento saranno uccisi. Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi. Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi ma io senza di te sono morta”. Rita parla di uno “Stato mafioso” che vince. Il pensiero corre a quei pochi magistrati che combattono contro uno Stato-mafia del tutto ostile a far emergere la verità. Le parole della cognata di Piera Aiello appaiono oggi quanto mai profetiche e gravide di consapevolezza. “Noi non abbiamo assolto nessuna delle persone accusate da Rita Atria”, afferma con forza Nadia Furnari, instancabile animatrice di grandi battaglie sociali. Il video di Francesco Francaviglia racconta le “donne del digiuno” e i principali protagonisti di quei giorni terribili del ‘92. Le voci di Giovanni Falcone, Rosaria Schifani, Paolo Borsellino, Michela Buscemi, Totò Riina, Letizia Battaglia, Giovanni Brusca si sovrappongono amaramente mentre scorrono i volti della resistenza siciliana segnata da dolore, rabbia, disillusione e tanta sete di giustizia. L’attrice e regista Stefania Mulè(presidente dell’associazione Culturale immaginARTE) che con infinita passione, anima e cuore ha curato la direzione artistica dell’evento, è seduta accanto ad Alessandra Mulè. I faretti illuminano queste due donne, accompagnate dalla musica suonata da Angelo Onorato, con la loro arte è come se riaprissero un libro nel quale le storie di Rita Atria e Stefania Noce si legano a quella del gabbiano Jonathan Livingston “dove la libertà si avvicina alla verità”. Una rosa rossa viene donata a Rosetta Miano, mamma di Stefania Noce, seduta nei primi posti. La compostezza e la dignità di questa donna cela un dolore indicibile. Non servono parole. Le due attrici leggono di seguito alcuni testi tratti dal diario di Rita Atria, in un attimo riaffiora dal passato l’incredibile battaglia di questa ragazzina. E’ la volta di Maria Maniscalco, ex sindaco di San Giuseppe Jato, che racconta una lotta estenuante per liberare la sua città dalla mafia. Le voci di Stefania e Alessandra Mulè continuano ad alternarsi 
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con canzoni, letture e riflessioni. La figura controversa dell’ex sindaco di Partanna Vincenzo Culicchia (accusato di associazione mafiosa e concorso in omicidio da Piera Aiello e da Rita Atria, poi assolto, ndr), torna prepotente sotto la lente di ingrandimento. Per Graziella Proto, direttrice di Casablancae storica collaboratrice di Pippo Fava negli anni de “I Siciliani”, non basta certo una sentenza di assoluzione per cancellare 30 anni di una politica tipicamente democristiana che lo stesso Culicchia ha incarnato. “Nessuna giustificazione per il femminicidio - ribadisce poi la Proto citando il caso di Stefania Noce – altrimenti si giustifica un crimine!”. Il ricordo di una ex studentessa di informatica che nel ’92 studiava a Pisa è quello che giunge da Nadia Furnari. Che per la prima volta apre un suo diario nel quale aveva trasferito il dolore e le speranze di una ragazza testimone delle stragi del ’92. “Palermo: la mia Somalia, il mio Vietnam, la mia Colombia – scriveva Nadia –. Palermo: il mio specchio… e il viaggio continua, continua talmente tanto che dopo tanti anni sono tornata a lavorare e a vivere in questa città…”. Dopo la testimonianza di Sara Vignanello del Presidio “Rita Atria” di Sciacca (Ag), è la volta di Cettina Merlino, vedova del prof. Adolfo Parmaliana. L’emozione di Cettina ha il sopravvento, quel dolore mai metabolizzato per la morte del marito si fonde in una pretesa di giustizia e verità che vale più di mille discorsi. L’immagine del funerale di Rita Atria rivive nelle parole appassionate di Michela Buscemi (al maxiprocesso dell’84 testimoniò contro gli assassini dei suoi fratelli). Quel giorno di fine luglio del ’92 al cimitero di Partanna la bara della “picciridda” era stata portata in spalla da sole donne. Che avevano gridato tutta la loro disperazione e rabbia nei confronti di un prete di paese che insisteva sul “peccato” di Rita senza dire una parola sulle ragioni che l’avevano portata al suicidio. Michela recita tutto d’un fiato la sua poesia “A Morti D’a Mafia” ed è come se la sua immagine al maxiprocesso prendesse vita. “La risposta sta soffiando nel vento”, sussurra Stefania Mulè mentre canta la canzone di Bob Dylan “Blowin’ in the wind”.